Come attivare il contatore energia elettrica

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Attivare il contatore energia elettrica prima di trasferirsi è fondamentale al fine di ottenere la fornitura luce in tempo per il trasloco. Difatti questa procedura non è immediata, bensì richiede un tempo minimo.

Queste tempistiche sono necessarie in quanto il fornitore deve procedere con la comunicazione al distributore, cioè il soggetto incaricato della gestione e della manutenzione della rete elettrica e dei contatori.

Per procedere con l’attivare il contatore energia elettrica potresti aver bisogno di diverse informazioni, come chi contattare, quali sono i documenti necessari, le tempistiche e i costi del procedimento. Ecco tutti i dettagli sull’argomento!

Attivare il contatore energia elettrica in una casa nuova

Le casistiche nell’attivare il contatore energia elettrica possono essere molte, ad esempio se una casa è vecchia e precedentemente abitata oppure se si tratta di una nuova costruzione. In più in quest’ultimo caso ci possono essere tre situazioni diverse:

  • la casa è in costruzione

  • l’immobile è terminato ma è sprovvisto di contatore

  • la casa è finita ed è provvista di un contatore non attivo

Nel primo caso è necessario un allaccio da parte dell’azienda costruttrice per procedere ai lavori di cantiere e non è necessario l’intervento del cliente. Invece nelle altre due casistiche è il cliente a dover richiedere al fornitore l’attivazione del contatore.

Se manca il contatore è necessario contattare il fornitore, che si occuperà di contattare il distributore e di stipulare un preventivo entro 15 o 60 giorni dalla data della richiesta. Se invece il contatore è presente ma non ha mai erogato energia, il procedimento corretto è la prima attivazione che può essere svolta tramite il fornitore, stipulando un contratto di fornitura.

Grazie ai dispositivi di ultima generazione, attivare il contatore energia elettrica non richiede più l’uscita di un tecnico in quanto è possibile usufruire della telegestione. Perciò il distributore energetico potrà procedere all’attivazione da remoto, accorciando le tempistiche necessarie.

Attivare il contatore in una vecchia abitazione

Sia nel Mercato Libero che nel Mercato Tutelato, per richiedere l’attivazione di un contatore di energia elettrica in una vecchia casa il primo passaggio è quello di comunicarlo al fornitore. Dopo aver scelto tra le offerte luce e gas a Roma, bisogna contattare il servizio clienti per l’attivazione della promo e del contatore.

Come anticipato, non è il fornitore a procedere per attivare il contatore, bensì il distributore. Per questo motivo l’attivazione del contatore già installato richiede un minimo di 7 giorni, divisi in:

  • 2 giorni utili al fornitore per inoltrare la richiesta al distributore

  • 5 giorni per procedere con l’attivazione da parte del distributore

Tra i dati necessari per l’attivazione possono essere richiesti: alcune informazioni sull’intestatario, la potenza impegnata, la tensione di alimentazione, il codice POD del dispositivo, l’indirizzo della fornitura, i recapiti telefonici e una copia del documento d’identità dell’intestatario del contratto.

Costi di attivazione del contatore

Nel Mercato Libero i costi dell’attivazione del contatore sono:

  • 25,51 euro + Iva per i costi amministrativi

  • 25 euro + Iva di prezzo di gestione

  • 16 euro di imposta di bollo

Nel Mercato Tutelato i costi sono simili, ma si aggiunge un deposito cauzionale di circa 35 euro per una potenza impegnata di 3 kW. A questo link sono presenti ulteriori dettagli.